Le diverse tipologie di heatmap (e cioè le heatmap dei clic, di movimento e di scorrimento) si sono dimostrate negli anni sempre più importanti per ottenere rappresentazioni grafiche di dati complessi in merito alle interazioni degli utenti con il sito. Ti sarà sicuramente capitato, però, che dopo aver trascorso minuti o addirittura ore, a passare da una heatmap all'altra per ottenere informazioni sull'user engagement della pagina, di pregare che prima o poi ci fosse un metodo più efficace per farlo?
Anche se non siamo divinità, ti abbiamo ascoltato. L'alternativa offerta da Contentsquare a questa scienza imperfetta non è un pulsante magico, ma un altro tipo di heatmap. Ti presentiamo Engagement zones, le aree di coinvolgimento. 👋
Le aree di coinvolgimento di Contentsquare mettono insieme tutti i dati relativi alle interazioni degli utenti: le heatmap dei clic, di movimento e di scorrimento (nel caso di utenti su PC, mentre per mobile e tablet si parla di tap, invece che di clic). Genera poi una griglia che rappresenta le diverse "aree" con valori codificati attraverso una scala cromatica, per mostrare quali elementi hanno i livelli più alti o più bassi d'interazione.
Le aree così suddivise offrono un modo semplice e completo per valutare l'user engagement in maniera complessiva. Analizza le pagine in pochi secondi, condividi con fiducia gli insights con il team e i manager e rispondi rapidamente alle domande fondamentali su quali sono le sezioni di una pagina con cui gli utenti interagiscono di più.
Continua a leggere se vuoi scoprire come questo tipo di heatmap ti può aiutare a capire meglio l'user engagement sulle pagine, a scoprire le aree che influiscono maggiormente sulla conversione e a usare i dati per determinare quali modifiche apportare al sito per migliorarlo.
Visualizza i dati delle interazioni in pochi secondi
Le aree di coinvolgimento di Contentsquare sono un modo rapido ed efficace per capire con quali sezioni del sito gli utenti interagiscono di più o di meno. Puoi analizzare istantaneamente le pagine e i loro contenuti e sfruttare gli insights ottenuti per migliorare l'user experience.
Come le aree di coinvolgimento migliorano il layout, il contenuto e l'usabilità del sito
Vediamo come funziona la suddivisione in zone e quali sono i vantaggi offerti da questo tipo di heatmap che propone una visione d'insieme.
1. Vedere quali sezioni del sito hanno più interazioni
Come suggerisce il nome, le aree di coinvolgimento suddividono una pagina in "aree", in modo da individuare rapidamente le sezioni della pagina con il maggiore o minore numero di interazioni.
L'incredibile vantaggio di poter guardare alle aree ad alto e basso engagement è che evita di dover passare da un tipo di heatmap all'altro. Non bisogna più controllare le heatmap dei clic per capire dove si concentrano i clic su ciascun elemento, per poi passare alle heatmap di scorrimento, in modo da conoscere la percentuale di utenti che hanno letto ogni sezione della pagina. Puoi invece esaminare una sola rappresentazione grafica con cui, in un colpo d'occhio, trovi tutti gli insights che solitamente dovresti andare a cercare in tre diverse heatmap tradizionali.
I designer di una compagnia che si occupa di e-commerce, ad esempio, troveranno che modificare il layout del sito diventa più semplice, se si possono identificare le sezioni più popolari della homepage. In questo modo, è possibile individuare più rapidamente gli elementi ad alto valore, ad esempio il pulsante di una CTA (call to action) che gli utenti cliccano dopo aver trascorso un po’ di tempo sulla pagina, permettendoti così di riprogettarla con maggiore consapevolezza.
2. Identificare i pattern dell'engagement sulle pagine
Non importa se le pagine da analizzare sono decine o centinaia, le aree di coinvolgimento permettono di individuare i pattern nel comportamento degli utenti, per aiutarti a migliorare l'usabilità del sito.
Immagina di essere product manager per un'azienda SaaS di mid-market e di voler valutare la facilità d'uso della schermata delle impostazioni. Ti rendi conto che gli utenti interagiscono spesso con gli elementi nella parte superiore e con altro paio che sono invece in fondo alla pagina. In questo caso, spostare gli elementi del menu in basso o eliminare del tutto quelli non necessari, potrebbe essere la soluzione.
È anche il momento di consultare il resto degli strumenti e delle funzionalità d'experience intelligence a tua disposizione, ad esempio Session Replay e Surveys per capire appieno le ragioni dietro il comportamento degli utenti. (Continua a leggere, ne riparliamo più avanti)
💡Consiglio dell'esperto: quando ritieni che i risultati siano soddisfacenti, è giunto il momento di condividere con il team un'istantanea delle aree di coinvolgimento (le engagement zone) e delle relative registrazioni per il brainstorming e la pianificazione della prossima iterazione del design.
3. Trovare in un unico posto tutti i dati fondamentali sulle interazioni
Come già menzionato, le altre heatmap ti fanno vedere dove cliccano gli utenti, come muovono il cursore e fino a dove scendono nella pagina. Le heatmap delle aree di coinvolgimento sono speciali, perché fanno convergere tutti i dati d'interazione in un'unica rappresentazione grafica, che permette di ottenere un quadro generale e, allo stesso tempo, di rendersi conto dei dettagli essenziali.
Se il team di marketing deve valutare l'user engagement esaminando le pagine più importanti del sito, in modo da avere maggiore consapevolezza sulla direzione da seguire, questa heatmap gli permette di vedere quali sono le parti di ogni contenuto che ricevono maggiore o minore engagement, che sia in un blog, una guida o una landing page.
"Il miglior esempio che mi viene in mente è quello di una pagina web con testo o con una CTA, dove si può usare la heatmap delle aree di coinvolgimento per scoprire il numero di interazioni ottenute dalla CTA", spiega Karissa Van Baulen, ex Customer Education Lead di Hotjar. "Invece di dover usare tutte le tipologie di heatmap una alla volta, puoi vedere in un solo colpo d'occhio quante persone vedono la CTA senza dover scorrere in basso, se ci cliccano sopra e se questa sta generando conversioni"
Karissa aggiunge che se le metriche non mostrano un grande impatto, bisogna allora tornare al principio e ripartire da lì. Sfruttando ovviamente le informazioni ottenute per apportare modifiche alla CTA.
4. Trovare la correlazione tra il fatturato e i specifici elementi
La suddivisione in zone consente inoltre di misurare l'impatto finanziario degli specifici elementi, così da trovare la correlazione tra le conversioni e le interazioni degli utenti.
Ad esempio, quando si sta ripensando completamente il design, le aree di coinvolgimento sono utili per fare un confronto con i progetti precedenti e quelli successivi, per ottenere informazioni granulari sull'importo effettivo in dollari di ciascuna area. Questo approccio rivela rapidamente le modifiche che hanno avuto l'impatto più significativo sulle conversioni e sul fatturato, aiutando a identificare le CTA e le aree del sito web che sono state più redditizie.
Assegnando valori in dollari alle diverse aree, per i team diventa anche possibile calcolare il ROI dei singoli elementi della pagina. Questo metodo aiuta a ottenere l'approvazione necessaria per procedere con le scelte di design e a stabilire le priorità su quali funzionalità sviluppare in futuro.
3 metodi per usare le aree di coinvolgimento di Contentsquare
Ecco come puoi ricavare ancora più insights dalle aree di coinvolgimento di Contentsquare:
1. Continua a raccogliere insights con Session Replay
Session Replay di Contentsquare consente di osservare le visite effettuate dagli utenti.
![[Visual] Session Replay - mobile](http://images.ctfassets.net/gwbpo1m641r7/47xsbh2aTiejoHIcdus7iF/d4e6e2d41eee43b6b7ff4e72989f170f/Screenshot_2024-11-04_at_19.34.54.png?w=3840&q=100&fit=fill&fm=avif)
Puoi, ad esempio, guardare le registrazioni per capire per quale ragione gli utenti ignorano una specifica sezione di una pagina. Osservando dove spostano il cursore e la velocità di scorrimento puoi conoscerne meglio il comportamento.
2. Cerca di capire se l'interazione è positiva o se l'utente fa rage click
Immaginiamo che le aree di coinvolgimento mostrino un alto livello di user engagement per il pulsante d'iscrizione, ma che le iscrizioni effettive sono comunque troppo poche. Sarebbe il caso di verificare se gli utenti non stanno facendo rage clicking sul pulsante in questione. Questa è eventualità in cui risulta utile accedere a Session Replay per trovare se ci sono casi di rage click.
![[Visual] Session replay - Triggered recording](http://images.ctfassets.net/gwbpo1m641r7/3x0k1KqlgQqa818JvI8mni/d323e94e4fcf5afeb2fd870577f06d15/Triggered_recording.png?w=3840&q=100&fit=fill&fm=avif)
3. Scopri il percorso dell'utente grazie a Journey Analysis
Journeys di Contentsquare consente di visualizzare il customer journey e di capire come le diverse aree del sito contribuiscono alle conversioni.
Esaminare quali percorsi hanno seguito gli utenti per navigare sul sito consente d'identificare i bottleneck, i punti d'abbandono e i pattern più efficaci per migliorare il flusso degli utenti e aumentare le conversioni.
Prendere decisioni vincenti per il design e il content
Combinando i diversi dati d'interazione disponibili attraverso un'unica heatmap che include tutto, il tool delle aree di coinvolgimento offre un modo semplice ma efficace per capire davvero l'user engagement sul sito. Con un solo clic, è possibile identificare rapidamente quali sezioni e quali elementi della pagina sono davvero apprezzati dagli utenti e quali invece avrebbero bisogno di qualche ritocco.
Usa un approccio più intelligente ed efficiente per raccogliere insights: Heatmap di Contentsquare. Analizza le aree del sito per scoprire i più utili pattern di comportamento degli utenti, che ti fanno capire quali sono le modifiche necessarie per migliorare oggi stesso il tuo sito web.
Visualizza i dati delle interazioni in pochi secondi
Le aree di coinvolgimento di Contentsquare sono un modo rapido ed efficace per capire con quali sezioni del sito gli utenti interagiscono di più o di meno. Puoi analizzare istantaneamente le pagine e i loro contenuti e sfruttare gli insights ottenuti per migliorare l'user experience.